Gli Eventi
Incontro con Gioacchino Criaco
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “Il custode delle parole”
17 agosto 2022

Presentazione del libro :”il custode delle parole” di Gioacchino Criaco
Tantissime persone hanno partecipato alla presentazione dell’ultimo romanzo di Gioacchino Criaco, scrittore di fama internazionale, edito da Feltrinelli e ambientato in Aspromonte.
Proprio per l’eccezionalità dell’evento, le pittrici della mostra “Calabria contadina”: Adele Canale, Carmela Mafrica, Tina Nicolò, Francesca Perina e Maria Romeo Schepis hanno riproposto le loro opere implementando il numero di quadri conferendo al giardino un effetto scenico di grande intensità.
Le riflessioni di carattere storico- culturale, del sindaco Francesco Malara, hanno aperto l’incontro.
Alla giovane e valente giornalista Giulia Polito il compito di dialogare con l’autore. Mimma Vitale, con le sue letture, ha introdotto l’uditorio nel magico mondo di Gioacchino.
Viene narrata la storia di Andria, un giovane che vive in Aspromonte, ancora alla ricerca della sua strada.
Il ragazzo rifiuta di fare il pastore, mestiere dell’amato nonno di cui porta il nome, custode di un mondo e di una lingua, il grecanico, che rischiano di scomparire inghiottiti dalla modernità.
“Se a un popolo rubano le parole, quel popolo è morto”, scrive Criaco. Più volte sono riportate nel libro proprio frasi in grecanico.
Andria è impaurito dalla montagna e dalla profonda solitudine che si annida dietro i boschi di cui conosce i segreti, pur non riuscendo a sentirsene pienamente parte.
Sarà determinante un incontro imprevisto che cambierà la sua vita e gli farà prendere importanti decisioni .
E un libro di grande profondità e intensità che raggiunge vette di vera poesia.
Tanti i sentimenti espressi: l’amore verso l’Aspromonte, la la rabbia e l’indignazione per le ingiustizie, la determinazione per non subire più passivamente, la dolcezza che traspare nei rapporti tra i vari personaggi.
Gioacchino, con la sua passione e la forza delle sue parole che lo contraddistingue, ha letteralmente incantato l’uditorio.
A conclusione dell’incontro, lo scrittore ha dichiarato che bisogna tornare ad essere una comunità solidale e aperta. siamo figli di una storia antichissima che non ci porta indietro ma ci proietta nel futuro:” Noi siamo figli e cultura del futuro, quindi dobbiamo imparare a pensare in grande”.
Parole che hanno lasciato il segno nell’attento uditorio.