Gli Eventi

Incontro con Caterina Praticò

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “Io a scuola non ci sono potuto andare”
9 agosto 2022

Presentazione del libro:”Io a scuola non ci sono potuto andare” di Caterina Praticò.

Il libro ha un ‘ambientazione calabrese. Per questo motivo, in occasione della presentazione, il giardino è stato arricchito con i coloratissimi quadri della mostra “Calabria contadina” delle pittrici: Adele Canale, Carmela Mafrica, Tina Nicolò,Francesca Perina,  Maria Romeo  Schepis.

Un pomeriggio pieno di emozioni condivise da tante persone incuriosite dalla tematica del libro.

Caterina Praticò, laureata in Giurisprudenza, è dipendente del Ministero della Giustizia con funzioni di Direttore presso un ufficio giudiziario della sua città.

Quest’opera prima, edita da Europa Edizioni, è molto scorrevole e, riesce a catturare l’attenzione del lettore per l’autenticità delle emozioni che si percepiscono.

Giganteggia, in tutto il romanzo, la figura del padre della scrittrice.

La narrazione assurge a dimensione corale nel momento in cui la  guerra,improvvisamente, irrompe nella vita del tranquillo paesino del sud,  travolgendolo.

Nonostante le innumerevoli peripezie che il protagonista dovrà affrontare, costretto ad interrompere gli studi, la sua capacità di resilienza  gli consentirà di non arrendersi.

La scrittrice, con grande sincerità e trasporto, ha raccontato di aver iniziato a scrivere proprio dopo la perdita del padre.

 La scrittura ha favorito il suo percorso di elaborazione del lutto. Arte salvifica, momento di ripiegamento su se stessi, quando tutto si ferma per guardarsi dentro, senza troppa paura dell’inevitabile dolore. Si potrà poi riprendere il cammino della vita avendo introiettato dentro di sè la persona che è venuta a mancare.

Così la forza, l’ottimismo, la resilienza del padre sono state interiorizzate dalla figlia diventando suo patrimonio personale.

Sempre puntuali e azzeccate le riflessioni del Sindaco Francesco Malara e coinvolgenti le letture di Mimma Vitale.

l’incontro si è concluso con la lettura da parte di Caterina di una poesia dedicata al padre. Un momento di commozione condivisa dal pubblico che, con gli occhi lucidi, ha frenato a stento le lacrime.

Emozione stemperata dalle note dell’organetto, suonato dal figlio della scrittrice. Un ballo liberatorio, ha concluso la serata.